Il mio orientamento ė dinamico, con specializzazione in psicoterapia psicanalitica che permette al paziente di affrontare il problema comprendendolo sotto diversi aspetti: significato, radici inconsce, ostacoli che impediscono la soluzione.
Contemporaneamente lo psicologo aiuta il paziente a riorganizzare la sua vita interiore in modo più
soddisfacente e armonico.
Nella prima fase del lavoro paziente e terapeuta definiscono il problema e ne ricostruiscono
l’evoluzione. Poi inizia il lavoro psicologico, che consiste in incontri a cadenza regolare.
Non ci sono temi preordinati: è il paziente che sceglie ogni volta gli argomenti su cui soffermarsi.
La durata di un sostegno ad orientamento psicoanalitico non è prevedibile perchè è estremamente variabile a
seconda del problema, del tipo di persona e del suo ritmo evolutivo personale. Fermo restando che
il paziente può concludere il lavoro in ogni momento, il modo migliore è concordarlo con il
terapeuta.
Con la scuola di specializzazione, che sto per terminare, sarò abilitata a fare psicoterapia psicoanalitica.
Questo orientamento ha radici profonde nella psicoanalisi, nata con Sigmund Freud e
sviluppatasi poi in molti sotto-orientamenti. Tutti gli interventi psicoanalitici si fondano su alcuni
concetti di base:
a) il nostro comportamento e la nostra vita mentale sono costituiti da una componente conscia, di
cui siamo consapevoli, e di una parte inconscia di cui non siamo consapevoli;
b) l’inconscio esiste in tutti noi e funziona in qualunque condizione: sia quando stiamo
psicologicamente bene sia quando stiamo male;
c) un sintomo patologico segnala un disagio che ha radici consce e inconsce.
L’idea che con la terapia psicoanalitica si diventi eternamente dipendenti dal terapeuta è un luogo
comune. L’obiettivo, infatti, è aiutare il paziente farcela da solo, con le sue sole forze.
Le sedute sono settimanali o bisettimanali. La durata ė di 50 minuti.
Di seguito le varie figure professionali che si occupano delle problematiche della mente: